Si è conclusa l’intensa quattro giorni che ha fatto rivivere la transumanza, l’antico viaggio lungo le autostrade verdi che collegano San Marco in Lamis  alle incontaminate alture molisane di Frosolone. Anche quest’anno da parte degli allevatori della famiglia Colantuono, unici in Italia ad effettuare ancora questo rito, c’è stato il viaggio di ritorno con i trecento capi bovini di razza podolica per ricondurli all’alpeggio estivo.

La carovana, con il suo lento intercedere ed il seguito di cavalieri, appassionati di natura e tradizioni antiche, giornalisti e fotografi ha ripercorso i solitari tracciati che hanno assistito per millenni al passaggio di armenti, pellegrini, viandanti ed eserciti.

Un viaggio di oltre 180 km sui Tratturi storici attraversando solo brevi tratti stradali, una ventina i territori dei Comuni coinvolti ed emozionate il passaggio della mandria nei centri urbani di Santa Croce di Magliano, Castropignano e Frosolone.

Un rito che resterà nel cuore di chi ne ha preso parte. Al seguito della carovana della transumanza, quest’anno, anche una troupe di Linea Verde, il programma Rai.

Affascinato il conduttore Patrizio Roversi: “La transumanza non è folclore ma gesto agricolo concreto legato ad allevamento allo stato brado e prodotti eccellenti che ne derivano. Riporterò nel servizio la bellezza fisica di questo viaggio a tema e l’aspetto sportivo (trekking, equitazione). Mi piacerebbe partecipare come volontario, per il gusto di dare una mano e compiere un’esperienza turistica completa”.

Piacevolmente colpiti dalla transumanza anche Enrico Saravalle e Nicoletta Valdisteno, gli inviati della rivista ‘Dove’, il mensile dedicato a tempo libero, viaggi e cultura.
Da parte sua, peraltro, l’Agenzia di Sviluppo Rurale Moligal di Campobasso nell’ambito dell’evento ‘Il Molise verso l’Expo 2015’ ha presentato a Venafro l’ambizioso progetto ‘Vie e Civiltà della transumanza patrimonio dell’umanità’.

 

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