La parola d’ordine, per il 2 Giugno 2014, è sobrietà. In stile austerity, infatti, le cerimonie organizzate dalle prefetture per la Festa della Repubblica a Campobasso e Isernia, visto il perdurare della crisi che costringe gli italiani a sacrifici che sembrano anch’essi senza fine. Nel capoluogo di regione alle 9.30 – nel Salone d’Onore del Palazzo del Governo di piazza Pepe – la consegna delle medaglie d’onore concesse dal Capo dello Stato ai cittadini – militari o civili – deportati o internati nei lager nazisti. Dalle 11 l’evento in piazza della Vittoria con la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti e la lettura della preghiera per la Patria e del messaggio del Presidente Napolitano. Ad Agnone, invece, la celebrazione è dedicata agli emigranti, a chi ha dovuto cercare lavoro e fortuna fuori dal Molise.

Il 2 giugno 1946 l’Italia scelse con un referendum la forma di Stato. Al Sud e nel Molise vinse la monarchia, che però nel complesso perse per due milioni di voti. Ci furono polemiche e accuse di brogli. Re Umberto II di Savoia, però, accettò il verdetto popolare e qualche giorno dopo lasciò il Quirinale e il Paese. Dalle istituzioni molisane sono già giunti contributi per ricordare l’avvenimento. Il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Niro auspica che “questo giorno possa rafforzare, in ciascuno di noi, il senso di solidarietà e di attaccamento alla nostra Nazione e rinvigorire la devozione e il rispetto verso il patrimonio storico e culturale alla base della democrazia, senza far dimenticare mai gli inesauribili sforzi compiuti per assicurarla. Con questa convinzione e con un ringraziamento particolare a coloro che quotidianamente lavorano per garantire l’ordine democratico e una civile convivenza, auguro a tutti una buona Festa della Repubblica”.

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