L’ennesima fumata nera. L’ennesimo incontro, nemmeno stavolta risolutivo per la vertenza Esattorie. Mentre il giudice del tribunale di Isernia omologava il concordato per la Spa della famiglia Marcucci, a Palazzo Vitale i sindacati erano a confronto con la Regione per parlare del del bando che l’ente sarebbe in procinto di emanare per l’assegnazione del servizio di riscossione tributi. Si discute in particolare della clausola di salvaguardia per i 68 dipendenti della società che da qualche settimana hanno ricevuto la lettera di licenziamento. I rappresentanti sindacali l’hanno chiesta con forza. Ma al momento, dalle informazioni che hanno ricevuto, non sarebbe contemplata. “Ci hanno spiegato che la formula sarebbe di riassumere ‘prioritariamente’ i lavoratori che erano alle dipendenze di Esattorie. Noi non crediamo che basti. Dire ‘prioritariamente’ non significa tutelare i livelli occupazionali e il posto dei 68 lavoratori coinvolti” spiega a margine della riunione Franco Spina, segretario regionale della Filcams. Sulla stessa linea d’onda il collega della Uiltucs Pasquale Guarracino. In giunta c’erano anche la Fabi e l’Ugl.

Per la Regione al vertice erano presenti il consigliere delegato alla Programmazione Vincenzo Cotugno, il direttore d’area Fratangelo, il dirigente Malatesta e l’avvocato Lalli, consigliere giuridico del governatore. Le parti si sono aggiornate all’inizio della prossima settimana. La richiesta dei sindacati è di avere a disposizione la bozza definitiva del bando per poter esprimere un parere compiuto. E di esaminarla in un confronto che veda anche la partecipazione del presidente della Regione.

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