Il piano operativo pluriennale per la Sanità trova l’ulteriore forte critica delle organizzazioni sindacali Aaroi-Emac, Cimo, Anpo, Fvm, Anaao-Assomed e Fesmed che, in una nota congiunta inviata al presidente della Giunta e commissario Frattura, al consiglio regionale e al direttore genrale dell’Asrem.
Nella missiva, pur nella consapevolezza della necessità di un riordino della sanità molisana che dia priorità alla lotta all’inefficienza e agli sprechi, le organizzazioni sindacali sottolinea la loro contrarietà ai contenuti del piano che – scrivono – “per molti aspetti è devastante per la Sanità pubblica, principalmente per un inaccettabile sbilanciamento dell’attribuzione dei posti letto, sia per acuti che per post acuti, nettamente a favore delle strutture private accreditate che non sono state minimamente sfiorate dai tagli. Con la completa attuazione del provvedimento e la conseguente soppressione indiscriminata di tante Unità Operative negli ospedali pubblici, si trasferiscono, di fatto, molte attività alla esclusiva o quasi esclusiva competenza delle strutture private”.
“La tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività – sintetizzano le associazioni sindacali – così come previsto dall’articolo della Costituzione deve essere garantito da un sistema in cui il privato non tende a sostituire il pubblico, ma è complementare ad esso”.