E’ stato fissato per domani mattina con inizio alle 11 un vertice in prefettura per discutere dei disagi causati dalla chiusura del viadotto Callora.

Attorno allo stesso tavolo siederanno il prefetto di Campobasso Di Menna, i presidenti delle province di Campobasso e Isernia De Matteis e Mazzuto, l’assessore regionale ai trasporti Nagni, il sindaco di Bojano Silvestri, il presidente del consorzio industriale di Campobasso-Bojano e il presidente nazionale di AssoTir Claudio Donati che ieri sera è giunto in Molise per incontrare gli autotrasportatori.

“La situazione è insostenibile – ha dichiarato Donati – è impensabile proseguire in questa maniera. Per raggiungere Isernia i nostri associati sono costretti a percorrere 68 chilometri in più rispetto al tracciato originale. I costi fissi sono maggiorati e insostenibili e, ovviamente, nessun committente è disposto a coprirli”.

Per recarsi ad Isernia dalla zona industriale di Campobasso o da quella di Bojano, i camion di grossa cilindrata sono costretti ad affrontare un percorso massacrante.

Partendo dalla Bifernina, passano per Fossalto, poi Trivento, infine scendono sulla Trignina con diversi tratti di strada sopra gli 800 metri.

Inevitabile il maggiore dispendio di gasolio. Tra andata e ritorno un tir percorre 136 chilometri in più.

“Oltre alla benzina, c’è il problema delle ore di guida che ogni autista è costretto ad affrontare”, ha sottolineato un trasportatore.

Non solo critiche, ma anche proposte concrete per il risolvere il problema.

AssoTir e Cobit (Consorzio artigiani trasporti Biferno) propongono una deviazione attorno al viadotto come si è fatto in altre circostanze o in alternativa l’allargamento delle strade interpoderali che costeggiano la statale 17.

In ultima analisi la possibilità di percorrere la deviazione che oggi è riservata agli automobilisti.

“Si tratterebbe di dieci chilometri in più – ha evidenziato il presidente del Cobit Michele Colarusso – con le auto che invece potrebbero passare nel centro di Bojano”.

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