La Gam chiede il concordato preventivo. Il presidente della Regione è stato autorizzato dalla giunta a proporre l’avvio della procedura concorsuale all’assemblea dei soci della Srl che è convocata per lunedì. La delibera è del 17 giugno, due giorni fa. L’ipotesi di ricorrere alle possibilità concesse dalla legge fallimentare per evitare di far fallire l’azienda epperò soddisfare le esigenze dei creditori è invece molto risalente. Già a gennaio si era parlato di questa soluzione per mettere fine ai debiti della compagine subentrata alla Solagrital nella gestione della filiera avicola.
Il 24 gennaio, infatti, in assemblea dei soci l’amministratore unico Nicola Baranello (nella foto con Frattura e l’avvocato Lalli) evidenziò la “necessità di decisioni ed interventi che abbiano quale fine ultimo la ristrutturazione della situazione debitoria” e di “predisporre nel più breve tempo possibile un piano di esdebitazione della società anche attraverso il ricorso ad una procedura concorsuale”. Ipotesi poi riproposta e meglio definita il 4 aprile, sempre in assemblea dei soci, come “concordato preventivo”. “L’unico strumento giuridico adottabile”, secondo Baranello, per far fronte alla situazione debitoria. La delibera della giunta Frattura ripercorre le vicende della società evidenziando che “l’azione dell’esecutivo regionale è sempre stata improntata sostanzialmente alla conservazione degli asset e delle attività aziendali in condizioni minimali di appetibilità affinché, nelle more di perfezionamento del piano di dismissione della partecipazione regionale, il patrimonio ivi investito venisse preservato da un significativo depauperamento”.