Questa mattina sindacati e lavoratori hanno incontrato nella sede di Esattorie Spa la proprietà della società per chiedere una proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria che scadrà il prossimo 30 giugno. Da luglio i 104 dipendenti delle sedi di Viterbo, Campobasso e Isernia verranno collocati in mobilità, procedura che, in base alla legge 223, non prevede il prolungamento della Cigs. La proprietà ha ribadito l’impossibilità di revocare la mobilità con i sindacati che hanno spostato l’intera vertenza sul tavolo del Ministero delle Politiche Sociali. Nel caso in cui la vertenza sul tavolo ministeriale non dovesse andare a buon fine il futuro dei dipendenti di Esattorie sarebbe segnato. Contestualmente durante l’incontro s’è discusso della possibilità di costituire una centrale di committenza, ovvero un ente unico per la riscossione dei tributi composto dalla Regione Molise e dai Comuni più grandi. Tale procedura, però, richiederebbe tempi biblici poiché le varie amministrazioni eventualmente coinvolte dovrebbero procedere singolarmente attraverso una delibera di consiglio. Ad ogni modo nell’ipotesi in cui la centrale di committenza dovesse ugualmente realizzarsi, i dipendenti chiedono l’inserimento di una clausola di tutela che consentirebbe loro di essere riassorbiti dalla centrale stessa.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.