Il 9° censimento, riferito al decennio 2001-2011, su industria, servizi, istituzioni e non profit, realizzato dall’Istat in collaborazione con Unioncamere nazionale, presentato questa mattina a Campobasso, evidenzia come il Molise sia una regione in trasformazione.
I dati non sono positivi e delineano un ulteriore indebolimento delle strutture produttive che si sostanzia in una riduzione del numero degli addetti nel settore industria e costruzioni e in una ulteriore riduzione della dimensione media delle imprese.
In crescita invece il terziario, “probabilmente per effetto della decisione di molti lavoratori dipendenti espulsi dalle imprese di mettersi in proprio”, ha spiegato Raffaele Malizia, Direttore centrale per lo sviluppo e il coordinamento della rete territoriale e del Sistan-Istat, nel corso del convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Campobasso.
“Emerge – ha aggiunto Malizia – un forte aumento del settore non profit, ancor più che nel resto d’Italia che si è concretizzato in una crescita delle istituzioni, pari al 30%, degli addetti e volontari fino al 60%.
Per quanto riguarda le istituzioni pubbliche, contrariamente a quanto accaduto nel resto della penisola, il Molise fa registrare una sostanziale stabilità sia del numero delle istituzioni che degli addetti, grazie agli enti Regione e Province che hanno mantenuto inalterati i numeri del decennio precedente.