Il coordinamento dei precari della protezione civile torna a farsi sentire e lo fa con una nota inviata al Prefetto di Campobasso, al governatore Frattura, ai parlamentari molisani e al direttore pro tempore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile.

La richiesta dei precari è ben precisa ed è quella di una riconvocazione e riapertura urgente del tavolo di concertazione in sede prefettizia con l’esplicazione delle ragioni inoltrate anche alle organizzazioni sindacali.

In particolare, la volontà è quella di richiedere – alle parti interessate – l’assunzione della responsabilità di raggiungere una soluzione che salvaguardi tutte le 218 unità occupazionali originariamente assunte con il concorso pubblico del 2012, tenendo presente anche la proposta di riassunzione part-time di tutti i lavoratori avanzata negli ultimi mesi.

“Non abbiamo alcuna intenzione di creare contrapposizioni sterili né con il governo regionale e né tantomeno con i sindacati – scrivono i precari – ad unirci è la volontà di difendere il nostro diritto al lavoro e la nostra dignità lesa palesemente da scelte che reputiamo ingiuste e discriminatorie nei riguardi di circa 100 professionisti molisani. Per questo, se la nostra richiesta non dovesse essere accolta, saremo costretti a ricorrere a forme di protesta,  anche clamorose , allo scopo di scongiurare l’amara possibilità che giovani, padri e madri di famiglia  possano rimanere ancora una volta senza reddito e senza possibilità di poter sfamare i propri  figli. Auspichiamo quindi nel buon senso degli interlocutori istituzionali e di tutte le parti interessate in questa triste vicenda che si trascina ormai da troppo tempo”.

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