La Flc Cgil Molise torna alla carica e denuncia nuovamente il grave stato di abbandono in cui versano le scuole pubbliche della regione, un’azione legata ad assemblee con i precari, un presidio davanti alla Prefettura di Campobasso e con la richiesta di un incontro alla delegazione parlamentare molisana.
Al Prefetto di Campobasso è stato consegnato un documento che riassume le difficoltà in cui si trovano le scuole molisane, per effetto dei tagli agli organici, per le riduzioni delle risorse e per la contrazione del tempo scuola. Ora c’è l’attesa di poter incontrare la delegazione parlamentare per condividere proposte concrete sulle iniziative, anche legislative, che essa potrebbe assumere in merito alla garanzia di una scuola pubblica adeguata per gli studenti molisani.
Lo stesso Ufficio Scolastico Regionale, tra l’altro, ha comunicato di aver chiesto al MIUR 70 posti in più, tra docenti e personale ATA, perché gli organici assegnati non consentono di coprire le richieste fatte dalle scuole. Anzi, sono necessari ulteriori posti di sostegno per garantire ai ragazzi disabili il diritto all’integrazione scolastica ed a un’istruzione individualizzata.
“Questa disposizione conferma quanto denunciato in più occasioni dalla FLC CGIL Molise: con i numeri assegnati non è possibile fare scuola in regione – fanno sapere dal sindacato – anche perché viene messo in discussione il diritto costituzionale all’istruzione. Gli ulteriori tagli di 40 posti, previsti dal MIUR per il prossimo anno scolastico, documentano la scelta dell’Amministrazione di ridurre gli organici a prescindere“