“L’andamento anomalo del tempo sta sconvolgendo i cicli vegetativi delle piante, con l’allungamento dei tempi di crescita di molte colture, penalizzando l’attività agricola e sta condizionando i ritmi naturali”.
Lo evidenzia, in una nota, la Coldiretti Molise, con particolare riferimento alla zootecnia diffusamente presente nel Medio ed Alto Molise.
“Devastanti – si legge nel documento – sono state le conseguenze del maltempo per la raccolta di foraggi, che raramente hanno avuto la possibilità di essere falciati ed imballati senza essere danneggiati dalla pioggia. Sensibile è stata la penuria di resa per i cereali e le produzioni di alimenti per gli animali”.
In un simile contesto, però, c’è anche un dato dato positivo. “Secondo quanto constatato – fa sapere l’associazione di categoria degli agricoltori – c’è il ridotto calo produttivo fisiologico del latte, conseguente alle temperature estive, che è stato, quest’anno, attenuato dal fresco. Dato confortante anche in considerazione che, in Molise d’estate, il latte deve sostenere la richiesta di latticini e prodotti tipici regionali incentivata dalla presenza di molti molisani emigrati, che rientrano, per le vacanze estive, nei paesi di origine”.
Anche su questo fronte, però, c’è da segnalare una problematica. Quella della “concorrenza subdola dei semilavorati, che vengono importati per produrre pseudo latticini locali. Nell’attuale mercato globale la concorrenza di qualunque surrogato di prodotti caseari finisce per penalizzare anche la nostra zootecnia locale come nel caso dell’uso ambiguo e nascosto dell’olio o grasso di palma, utilizzato soprattutto nei prodotti da forno, per sostituire il burro, facendo decadere la qualità dei prodotti”.