“Il Molise segua l’esempio della Toscana che si è dotata di un atto attraverso il quale è già possibile effettuare la fecondazione eterologa nei centri di procreazione medicalmente assistita sia pubblici sia privati o convenzionati con il sistema sanitario regionale”. Lo auspica il vicepresidente del Consiglio regionale del Molise, Filippo Monaco, che annuncia di avere presentato sul tema una mozione. “La nostra regione – aggiunge – purtroppo vive anni indietro: soltanto a giugno la giunta ha promosso una delibera con cui istituire una commissione regionale per la procreazione medicalmente assistita in modo da fornire supporto alla direzione generale per la salute nel predisporre una bozza di regolamentazione in materia. E’ per questo che ho deciso di impegnare il Consiglio regionale a seguire l’esempio della Toscana, unica regione ad aver adottato un testo per consentire ai propri cittadini la possibilità di utilizzare la fecondazione eterologa in tutti i centri di pma. Naturalmente – dichiara il consigliere – il Molise, prima di far ciò deve creare un registro di tutti quei centri dove le coppie possono anzitutto utilizzare tecniche diverse dal concepimento naturale e dopo la fecondazione eterologa. Per Monaco “fondamentale che anche il Molise sia al passo con il resto del Paese” e che anche ai suoi cittadini sia data “la possibilità di usufruire di prestazioni medico sanitarie nel loro territorio e non più fuori regione”.

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