Alle 10.23 del 10 settembre del 1943 aerei da guerra angloamericani sganciarono su Isernia centinaia di bombe radendo al suolo un quarto delle abitazioni e provocando all’incirca 500 vittime. Una strage senza spiegazioni e senza precedenti per Isernia. Una ferita ancora aperta nella popolazione che pure guardava con fiducia agli alleati dopo un conflitto bellico cui aveva già pagato un prezzo altissimo in termini di edifici e di vite umane. Oggi Isernia, a distanza di 71 anni, alle 10.23, s’è fermata per ricordare l’immane tragedia. Nella cattedrale dedicata a San Pietro Apostolo il vicario, don Claudio Palumbo ha officiato una solenne cerimonia alla presenza delle più alte cariche istituzionali e militari della Provincia, dei sopravvissuti, di numerose associazioni combattentistiche e d’arma e degli studenti della città , alle prese oggi col loro primo giorno di scuola. Al termine della funzione religiosa un corteo ha raggiunto piazza X settembre dove sorge il monumento dedicato alle vittime del bombardamento. Il sindaco ed il prefetto di Isernia hanno deposto una corona d’alloro sulle note della Leggenda del Piave mentre la professoressa Isabella Astorri ha letto, tra la commozione dei presenti, una preghiera in versi scritta dallo scrittore e poeta isernino Franco Ciampitti dedicata ai caduti del X settembre. La Astorri nel bombardamento ha perso lo zio di cui ha memoria solo grazie ai racconti ascoltati in famiglia.