Domenico Di Lisa, tra gli elementi più in vista del comitato degli indignati, torna a farsi sentire sull’argomento vitalizi dopo la richiesta di abolizione fatta dai consiglieri regionale del Movimento 5 Stelle, Federico e Manzo.
“Ho appreso – scrive in una nota – che i consiglieri regionali pentastellati del Molise hanno predisposto e si accingono a presentare una proposta di legge riguardante l’abolizione dei vitalizi in godimento dagli ex consiglieri regionali. Non conosco nel merito la proposta né mi interessa entrare nei dettagli della stessa che, evidentemente, per essere validamente approvata risponde ai requisiti di legittimità costituzionale richiesta per tutte le leggi. Nel merito mi riservo, eventualmente, di intervenire successivamente. Mi preme invece sottolineare come sulla materia specifica e su quella più generale riguardante i privilegi ed i costi della politica il ritardo delle istituzioni è incredibile ed ha prodotto effetti devastanti. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, a condizione però che gli interventi di riduzione dei costi della politica non siano come quelli del Consiglio regionale del Molise, che con la legge regionale 10/2013 invece di ridurre ha aumentato gli emolumenti degli eletti (altro che la virtuosità della Regione Molise sbandierata dal presidente Niro), provocando l’indignazione generale e la tiepidezza degli eletti grillini che forse, sentitisi scavalcati dalla proposta di legge popolare, l’hanno di fatto boicottata. In questo modo non credo si renda un buon servizio e non certo si riavvicinano i cittadini alla politica. Per quanto mi riguarda non ricorro mai alla legge del taglione e dichiaro fin da ora il mio plauso per la iniziativa. ma non posso non ricordare, agli smemorati e quei consiglieri che quando intervengo sulla materia vengono presi dall’orticaria, che nel lontano 2004 ho presentato la proposta di legge che prevedeva il dimezzamento delle indennità e l’abolizione del vitalizio”.