Lunedì riapriranno ufficialmente i cancelli dello stabilimento tessile di Pettoranello. La decisione è stata assunta dai vertici della new-co al termine di una riunione cui hanno partecipato Bianchi, Rosati e la liquidatrice nominata dal tribunale dopo l’omologa del concordato. La nuova società, nata dalle ceneri di Ittierre, nella fase di start up lavorerà con quaranta dipendenti e tre marchi nella speranza di poter incrementare i livelli occupazionali all’aumentare delle licenze. Importante per l’avvio della produzione è risultato essere il lavoro di Lucio Di Gaetano che ha mediato tra Bianchi, Rosati e la struttura commissariale al fine di superare la fase di stallo in cui s’era arenata la trattativa. I dettagli della nuova avventura industriale delle Officine Tessili Italiane saranno illustrati all’inizio della prossima settimana nel corso di una conferenza stampa. Nei prossimi giorni dovrebbe riaprire anche l’outlet di Montaquila con venti dipendenti. L’accordo col Gruppo Cimorelli, proprietario dello stabilimento, sarebbe infatti in dirittura d’arrivo nonostante le difficoltà emerse durante la contrattazione per il rinnovo del canone di locazione dei locali, ritenuti strategici da Bianchi per la vendita dei prodotti presenti in magazzino. Per il settore ripartire con 60 dipendenti tra Pettoranello e Montaquila equivale alla classica ‘Vittoria di Pirro’. Tuttavia se gli altri imprenditori interessati ad investire nella filiera tessile molisana dovessero dar seguito ai propositi palesati a mezzo stampa, si potrebbe quantomeno tamponare l’emorragia di posti di lavoro.