Il segno più in un contesto negativo fa ancora più notizia. I numeri positivi sono quelli dell’Università degli studi del Molise.
Numeri importanti che, se paragonati a quelli degli altri Atenei, danno il senso del lavoro svolto dal rettore Gianmaria Palmieri e dal suo staff.
Sono 1569 le immatricolazioni per l’anno accademico 2014-2015 (i termini sono scaduti martedì 15 ottobre, ma per i ritardatari ci sarà tempo fino a fine gennaio), rispetto alle 1407 di dodici mesi fa. Un incremento di 168 unità, pari all’11,9 per cento.
Dato, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che il numero uno di Unimol ha detto di non voler giudicare “perché si commenta da solo”.
L’Ateneo molisano è tra i pochi d’Italia che fa registrare un trend positivo, addirittura al di sopra del 10%.
“Negli altri casi – ha fatto notare il rettore – si registra un calo delle immatricolazioni, questo è il contesto nazionale, da noi invece c’è un dato in controtendenza e di questo siamo molto felici.
Dal 2003 al 2013 il sistema universitario ha perso 70mila immatricolazioni: si usa dire che è come se fosse scomparsa la Statale di Milano”.
Il 56 per cento delle matricole sono molisane, il 44% invece proviene da fuori: la regione più generosa è la Campania, poi Puglia e Abruzzo. La provincia di Benevento fornisce più studenti rispetto a quella di Isernia.
Un’università a misura di studente, questo il segreto del successo di Unimol. “Del resto – ha sottolineato Palmieri – la storia delle università del mondo è fatta di piccoli atenei: Oxford, Cambridge, Boston solo per fare qualche esempio. L’università nelle metropoli, che determina una distanza tra gli studenti e i docenti, è un’anomalia italiana, spagnola e turca. Nel resto del mondo funziona diversamente. Poi – ha aggiunto il rettore – c’è questo territorio, che ha potenzialità enormi a cominciare dall’aria che si respira”. Senza dimenticare “la qualità dei nostri corsi, dell’offerta formativa e delle nostre strutture: qui si studia come a Roma, Catania e Pisa con punte di eccellenza”.
Potenzialità, quelle di Unimol, ancora inespresse. Per Palmieri la struttura ha la possibilità di “raggiungere 2000, 2500 immatricolazioni: l’obiettivo – ha spiegato – è quello di arrivare al 30 per cento in più”. Complessivamente gli iscritti all’Università del Molise sono circa 8000, anche questo dato è in aumento (del 9 per cento) rispetto all’anno scorso.
In chiusura di conferenza è stato inoltre presentato il programma della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico, in programma il prossimo 10 novembre. Ospite d’onore l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta. “Ha accettato subito il nostro invito – ha concluso Palmieri -, segno ulteriore di quanto il nostro ateneo sia conosciuto in Italia, anche nelle stanze e nelle persone che hanno avuto, hanno e magari avranno in futuro delle responsabilità importanti”.