C’è la possibilità che il trasporto su gomma si fermi prima di Natale.

Lo ha annunciato Claudio Donati, segretario generale di Assotir, movimento di categoria che ha riunito i propri iscritti a Vinchiaturo, per l’assemblea volta a studiare la strategia da attuare contro il Governo.

L’esecutivo guidato dal premier Renzi ha infatti stabilito tagli e conseguenti aumenti di costi per il settore che riguardano la cancellazione dei rimborsi sulle accise per il gasolio e l’incremento delle spese per ogni mezzo (circa 1500 euro i più all’anno per ogni tir)

Se le associazioni di categoria e il Governo non troveranno un accordo sulla riforma del comparto non è escluso che si mettano in atto eclatanti azioni di protesta che determinerebbero gravi conseguenze.

“Il Governo ha già deciso perché dal primo gennaio 2015 si applichino questi tagli e ciò rappresenta il contrario di quello che è stato sempre detto e di quello che andrebbe fatto – il commento di Donati – lo Stato dovrebbe diminuire le tasse per andare incontro alle aziende, invece qui si agisce in maniera opposta.

La prossima settimana avremo un incontro col ministro ai trasporti Maurizio Lupi – ha proseguito il segretario generale – se troveremo una soluzione saremo contenti, altrimenti c’è la concreta possibilità che l’autotrasporto si fermi prima delle festività natalizie”.

Nell’incontro di Vinchiaturo il presidente della sezione di Isernia, Giuseppe Doganieri e il numero uno del consorzio Cobit di Boiano, Michele Colarusso hanno presentato le proposte che contestualmente sono state avanzate al Governo come il mantenimento del recupero delle accise e delle risorse assegnate al settore, l’emanazione di un provvedimento che reprima il cabotaggio abusivo, il rispetto delle norme in materia di sicurezza, la riduzione delle giornate di divieto di circolazione.

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