Partirà nei prossimi giorni la raccolta firme per il referendum “no euro“, proposto dal movimento cinque stelle“.
Il 14 novembre scorso il disegno di legge è stato depositato in Cassazione e ora si procederà con la petizione popolare che dovrà raggiungere almeno 50 mila iscrizioni.
I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati dal consigliere regionale Antonio Federico e da uno dei 18 firmatari della proposta Andrea Greco.
“E’ un impegno di indirizzo – ha spiegato Federico – chiediamo agli italiani che tipo di scelta vogliono fare sulla permanenza nell’ambito della moneta unica e lo facciamo con un’iniziativa di legge che servirà ad essere presentata in Parlamento e che porterà a un referendum che spero si terrà entro dicembre 2015″.
Per Federico non è questo un passo contro la globalizzazione in quanto, a suo dire, sono venuti meno i presupposti iniziali di quelli che qualcuno vorrebbe diventassero gli “Stati uniti d’Europa”.
L’Unione europea doveva essere un’unione di stato sociale, di diritto e opportunità lavorative, invece si è trasformata in un’unione di banche. Vogliamo dare un segnale all’Unione su quella che è la volontà dei Paesi del sud dell’Europa, quelli che vivono davvero la crisi”.
I pentastellati vedono quest’iniziativa l’unica in grado di consentire agli italiani di risollevarsi da un periodo oscuro e Andrea Greco, nel corso della conferenza tenuta nella sede di Campobasso, ha pungolato sul punto le altre forze politiche.
“Il leader della lega nord Matteo Salvini nel 2012 disse che c’era bisogno di un referendum, poi ha dichiarato che il nostro referendum è un nulla di fatto – ha affermato – questo è il momento per lui, per Forza Italia e per tutti i partiti che hanno fatto del ‘no euro’ la loro ultima campagna elettorale, di sostenere questa proposta”.