Con la pubblicazione del decreto, a firma congiunta del Ministro della salute e di quello delle Politiche agricole, alimentari e forestali, sono partite le procedure operative per la creazione dell’anagrafe apistica nazionale.

A renderlo noto in una nota la Coldiretti Molise che ricorda, agli operatori del settore, che entro il 16 marzo tutti gli apicoltori proprietari o detentori di alveari dovranno essere regolarmente censiti.

“Le principali finalità dell’anagrafe  – spiegano dalla Coldiretti – sono la tutela economico-sanitaria e la valorizzazione del patrimonio apistico; il supporto nella trasmissione di informazioni, a tutela del consumatore, del prodotto miele e degli altri prodotti dell’alveare; il miglioramento delle conoscenze del settore apistico sotto il profilo produttivo e sanitario, anche in riferimento alle politiche di sostegno e alla predisposizione di piani di profilassi e di controllo sanitario”.

Per il settore l’anno che sta per fenire è stato horribili perché la produzione si è ridotta su tutto il territorio nazionale con decrementi di miele di acacia, castagno, agrumi e millefiori fino al 50%, per effetto del clima anomalo.

Dal 2015, il sistema dell’anagrafe apistica nazionale assegnerà a ciascun iscritto un codice univoco identificativo dell’Apicoltore, valido su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla collocazione dei diversi apiari, che potrebbero trovarsi sul territorio di competenza di differenti Servizi Veterinari con una migliore gestione così del nomadismo degli alveari.

Diventa obbligatorio il cartello identificativo dell’Apicoltore iscritto all’Anagrafe nazionale, che dovrà essere uniformato per caratteristiche tecniche e contenuti su tutto il territorio italiano. Andranno, inoltre, inserite nella Banca Dati la tipologia dell’attività aziendale, le modalità dell’allevamento, la classificazione degli apiari detenuti, la specie e la sottospecie apistica allevata.

Altro obbligo, infine, quello di comunicare lo stato di sospensione o di cessazione dell’attività apistica. Le Anagrafi già esistenti in ambito regionale dovranno far confluire i dati nell’Anagrafe nazionale.

Per la registrazione e successivo aggiornamento dei dati aziendali gli apicoltori potranno operare direttamente o delegando appositamente altri soggetti, quali i servizi veterinari ed associazioni di categoria.

 

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