“Il Molise: valore della identità per un nuovo regionalismo” .

Questo il titolo del convegno in programma lunedì mattina dalle 10 presso la sala della Costituzione della Provincia di Campobasso nel decennale dell’istituzione dell’Ordine dei giornalisti del Molise.

Di qui l’ordine, insieme all’Associazione ex consiglieri regionali, ha voluto promuovere un dibattito sull’identità del territorio, sulle autonomie e sul decentramento.
“La creazione dell’Ordine – spiega in una nota il presidente regionale dei giornalisti Antonio Lupo – con DPR che lo separò dal Lazio sancì l’epilogo del processo autonomistico molisano, iniziato molti anni prima con l’autonomia regionale: nel 1970 divenne effettiva l’autonomia regionale prevista in Costituzione e la politica di decentramento sul territorio proseguì, sia nel campo degli enti locali che in quello, altrettanto importante, delle professioni”.
“Da tempo però – aggiunge Lupo – anzi proprio all’indomani della creazione dell’Ordine dei giornalisti del Molise, è iniziato il processo politico-amministrativo opposto, col ritorno a forme più o meno marcate di statalismo; il nuovo centralismo si sta chiaramente concretizzando, ad esempio, con la soppressione delle Province (previste in Costituzione) e con l’ipotesi di istituire macroregioni. Cosa sia meglio e cosa sia peggio è arduo dirlo ma un confronto politico, che non sia limitato alla sola necessità di ridurre la spesa, va fatto.  Si possono ridiscutere i confini amministrativi dei territori ma non si può dimenticare l’identità socio-culturale che, nei territori, crea il senso di appartenenza a una comunità. Insomma: i valori che costituiscono un popolo. Si può tentare un rilancio del regionalismo o, meglio, attuare una forma diversa ma vera di regionalismo ?”

In tal senso l’invito ai rappresentanti delle istituzioni per discuterne con interventi programmati del Governatore Di Laura Frattura e dei due presidente delle Province (Rosario De Matteis per Campobasso; Luigi Brasiello per Isernia).

Successivamente previsti anche interventi di parlamentari, sindaci ed altri amministratori periferici, nonché un dibattito con coinvolgimento anche della platea.

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