Il 27 dicembre ricorreva il 51 esimo anniversario della regione Molise, che venne istituita nel 1963.

L’occasione è passata pressoché sotto silenzio, sia da parte delle istituzioni che per l’opinione pubblica, ma questo ‘basso profilo’ è ben comprensibile per l’assessore Michele Petraroia.

“Altro che celebrazioni – ha affermato – il punto politico di questa fase è individuare la linea del Piave non della difesa della Regione come Ente, bensì quella della salvaguardia dei diritti universali di cittadinanza dei Molisani”.

L’esponente del’esecutivo regionale ha commentato le ultime dichiarazioni del governatore della Campania.

Stefano Caldoro, (nato tra l’altro a Campobasso) ha rilanciato sulla stampa nazionale l’ipotesi del Presidente del Piemonte e del Presidente del Lazio, di inserire nel disegno di legge di riordino costituzionale l’ipotesi di accorpare le Regioni, assemblando le diverse proposte di legge presentate in Parlamento che variano da cinque Macro-Regioni ad un massimo di 12.

Tema che divide e su cui è intervenuto anche l’ordine regionale dei giornalisti, la cui istituzione proprio in questi giorni compie dieci anni.

“Negli ultimi anni la preoccupazione maggiore delle famiglie è diventata ormai quella di cercare di mantenere il livello di vita acquisito e che la crisi sta invece a mano a mano erodendo – si legge in una nota dell’Ordine – i “grandi” temi della politica vengono messi in secondo piano, in nome di un elementare ma comprensibile pragmatismo. Tuttavia le domande restano legittime: può un rilancio del regionalismo, su basi nuove e più autentiche, sottrarci al peso della crisi? E può contribuire a mantenere inalterati i valori dell’identità di un territorio?”.

Su questi argomenti verterà il confronto promosso da Ordine dei Giornalisti e Associazione degli ex Consiglieri regionali, domani mattina nella sala della Costituzione della Provincia, in via Milano a Campobasso.

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