“Nella legge di Stabilità è cambiata la norma sulle autorizzazioni alle trivellazioni. I territori si riappropriano del potere di dire la propria. E quindi di poter dire anche no. Questo grazie al Pd e ai Presidenti delle Regioni Molise, Abruzzo e Basilicata. E grazie, nel nostro piccolo, alla segreteria regionale del Partito Democratico che ha insistito e lavorato da tempo sul punto”.

Ad affermarlo con soddisfazione Micaela Fanelli, segretario regionale del Pd, in merito alla modifica dell’articolo 38 della legge 164/2014, nota come ‘Sblocca Italia’, riguardante le procedure per le autorizzazioni delle estrazioni petrolifere che introduce – evidenzia Fanelli – “un’importante garanzia per i cittadini e i territori. Questo è stato possibile anche grazie all’ordine del giorno in Consiglio regionale e in Provincia. Giorni fa l’abbiamo presentato come centrosinistra in Consiglio ed è stato votato all’unanimità. Diceva esattamente quello che è stato poi recepito in norma”.

Domani 29 dicembre Fanelli, capogruppo di centrosinistra alla Provincia di Campobasso, in aula consiliare relazionerà in merito a questa approvazione della modifica.

“L’azione all’unisono è stata condotta bene da tutte le regioni coinvolte. La squadra ha perfettamente funzionato. Decisivi – continua il segretario Pd – l’impegno e la forte richiesta di modifica dello ‘Sblocca Italia’ avanzata dal Presidente della Regione Molise Paolo Frattura, della Regione Abruzzo D’Alfonso e della Regione Basilicata Pittella, che hanno rappresentato la volontà dei rispettivi consigli e giunte regionali, dei territori e di tutti i livelli istituzioni locali. Ora, il nuovo articolo 38 dello ‘Sblocca Italia’ prevede una procedura  rispettosa del principio di sussidiarietà. In sostanza a noi tutti, in ogni sede e alla regione nella sede istituzionalmente competente, passa la parola per fermare le trivellazioni. Continuiamo la battaglia insieme”.

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