“Un sogno sta diventando realtà. La Scuola della Legalità intitolata a ‘Don Peppe Diana’ ha ormai assunto rilievo nazionale”.
È con orgoglio che, in una nota, Vincenzo Musacchio, direttore dell’istituto, parla dei passi avanti compiuti dall’organismo.
“Abbiamo presentato istanza – prosegue – per l’accreditamento al Ministero dell’Istruzione della Ricerca Scientifica e dell’Università in modo da poter agire in piena conformità con le leggi vigenti in materia di formazione ed istruzione. Quest’anno andremo (già invitati da enti ed istituzioni) in Campania, Puglia, Abruzzo, Lazio, Lombardia ed Umbria. Stiamo stipulando protocolli di intesa con altre istituzioni. Siamo partner ufficiali nell’ambito di un progetto di formazione ministeriale che vede come capofila il primo circolo didattico di Termoli”.
“Abbiamo poi – aggiunge Musacchio – appena designato il nostro Presidente onorario all’unanimità: è Antonino Di Matteo, magistrato a Palermo che indagò per primo sulle stragi di Falcone e Borsellino e attualmente impegnato nell’inchiesta sulla trattativa tra Stato e mafia. È stata una gioia immensa, perché nei limiti dei suoi impegni e dei rischi che attualmente corre, il magistrato ha manifestato persino la volontà di essere presente in qualche nostra attività finalizzata alla diffusione e alla difesa della legalità. Le gioie e le soddisfazioni non terminano qui: è arrivato un attestato di merito anche dal sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, che ci ha espressamente invitato nel Comune dove nacque e fu assassinato don Peppe Diana, proponendoci una presentazione ufficiale della Scuola della Legalità presso uno dei beni confiscati alla camorra. Il nostro veliero ha preso il largo e speriamo che don Peppe da lassù ci guidi sempre più verso i lidi del trionfo della legalità”.