Ci sono voluti sette anni ma ora finalmente la comunità di contrada Polese, popolosa frazione di Campobasso, può gioire.
Nell’arco dei prossimi tre mesi infatti partiranno i lavori della chiesa e della sala polivalente adiacente, richieste fortemente dalla comunità composta da circa tremila persone e i cui progetti erano rimasti fermi a lungo nonostante ci fosse la copertura finanziaria.
Seicentomila euro, provenienti dalle casse della Cei, a cui si aggiungeranno 150mila euro stanziati dal fondo per il clero della Regione.
Il comune di Campobasso ha messo a disposizione i terreni, cedendo i diritti di superficie e per completare questo proceso, partito nel 2009, si è dovuto fronteggiare le lungaggini burocratiche.
Il 30 dicembre scorso in consiglio comunale si è proceduto all’approvazione (all’unanimità) della delibera quindi è possibile dare il via a un ampio piano di riqualificazione della zona, in cui è prevista anche la realizzazione della nuova scuola Mascione, grazie ai fondi Cipe di un milione e 100 mila euro.
“Voglio rendere merito alle associazioni che si sono impegnate per raggiungere questo risultato – ha commentato il sindaco di Campobasso Antonio Battista nel corso della presentazione del progetto – abbiamo incontrato i residenti e lo faremo ancora per rinsaldare il rapporto tra territorio e amministrazione“.
Soddisfatti anche l’assessore Massimo Sabusco, che ha spiegato la complessità di un atto che ha visto il coinvolgimento dei settori urbanistica e patrimonio e il consigliere comunale delegato al Suap Pasquale Colarusso.
“Questa è la politica del fare – ha detto – si sono persi alcuni anni e non si conosce per colpa di chi. Ora siamo operativi e ringraziamo il compianto don Armando Di Fabio che di certo verrà ricordato per quanto ha fatto e il comitato di quartiere presieduto da Tommaso Ramacciato“.
Previsione rosea da parte dell’ingegnere Enzo Palermo che ha supervisionato il progetto e che ha annunciato come nei prossimi giorni si provvederà alla stipula della convenzione col Comune per poi iniziare i lavori.
“Entro la fine del prossimo anno avremo la chiesa”, ha affermato anche se l’amministrazione ha concesso un massimo di sette anni sia per la chiesa che per l’edificio scolastico, come ha ricordato il presidente della commissione patrimonio Gianluca Marroncelli.
“La curia ci aveva chiesto 10 anni – ha dichiarato – noi siamo riusciti a scendere a sette e la cosa importante è che sia i lavori della scuola che quelli del luogo di culto andranno di pari passo”.