“I centri di accoglienza della valle del Volturno vanno chiusi”.
È netta la presa di posizione del coordinamento isernino di CasaPound Italia dopo la protesta inscenata ieri dai migranti ospiti nel centro di accoglienza di Monteroduni.
Un blocco della statale 85 per un’ora che ha paralizzato il traffico con la volontà di promuovere la richiesta di concessione del permesso di soggiorno, minacciando inoltre ulteriori forme di protesta.
“Non è la prima volta – sottolinea il responsabile Agostino Di Giacomo – che la popolazione della valle del Volturno si trova a subire questi disagi e a convivere con la paura di una situazione che è ormai fuori controllo. CasaPound aveva segnalato fin dall’inizio quali sarebbero state le conseguenze derivanti dallo stanziamento di un così cospicuo numero di immigrati in un’area totalmente priva delle risorse per sostenere un’accoglienza, che ormai va protraendosi ben oltre i tempi inizialmente previsti. I fatti di Monteroduni, che vanno a sommarsi ai tanti episodi di cronaca con protagonisti extracomunitari delle settimane passate, dimostrano il totale fallimento della gestione del fenomeno immigrazione tanto da parte del governo centrale, quanto delle amministrazioni locali. Nell’immediato, visto il deterioramento ormai irreversibile del rapporto di convivenza, la soluzione non può essere che la chiusura delle strutture di accoglienza presenti nella valle del Volturno, con buona pace di quelle forze politiche che in maniera del tutto irresponsabile avrebbero istigato gli immigrati alla rivolta, sacrificando la tranquillità dei residenti a squallidi calcoli di tornaconto politico. I fatti di Monteroduni dovrebbero far riflettere bene le autorità sulle possibili conseguenze del progetto di stanziare altri immigrati in regione, e in particolare sulla folle idea di creare un gigantesco ‘hub’ con centinaia di extracomunitari nel villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia”.