Cinquanta dipendenti in via Roma a Campobasso. Altrettanti a Isernia in via Berta. Personale da ricollocare, in vista dell’abolizione delle Province prevista dalla riforma Delrio che riordina il sistema istituzionale italiano, andando, di fatto, a eliminare gli enti intermedi.
“Nessuno di voi rimarrà a casa”, ha detto a chiare lettere il presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura ai tanti lavoratori presenti stamane in via Roma per il secondo incontro istruttorio voluto dal senatore Roberto Ruta e al quale hanno partecipato la parlamentare Laura Venittelli, i sindaci di Campobasso, Isernia e Termoli, Antonio Battista, Luigi Brasiello e Angelo Sbrocca, oltre all’assessore regionale Massimiliano Scarabeo. Ad aprire i lavori il padrone di casa, il presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis con accanto il collega di Isernia.
“Sette comuni della provincia di Campobasso (Vinchiaturo, Riccia, Portocannone, Duronia, Busso, Casacalenda e Campobasso) hanno già dato la propria adesione ad accogliere personale”, ha riferito nel corso della sua relazione la dottoressa Testa dell’osservatorio e portavoce, nell’occasione, del Prefetto Francescopaolo Di Menna.
A essere coinvolti nell’opera di riassorbimento del personale saranno tutti gli enti presenti sul territorio: locali, regionali, periferici, ministeriali, tribunali, ufficio scolastico regionale.
“Poi ci sono le funzioni – ha rimarcato il senatore del Pd Roberto Ruta -, bisogna capire cosa si vuole mantenere, compito che spetta alla Regione”.
La prima in Italia a legiferare sulla materia è stata la Toscana.
“Il Molise ha avviato il suo iter – ha spiegato Frattura -, ci siamo dati un cronoprogramma con le relative scadenze. Di solito – ha aggiunto – i dipendenti seguono le deleghe, molte delle quali potrebbero tornare alla Regione”.