Dopo i sindacati ora è il parlamentare molisano del Pd Danilo Leva a intervenire sulla paventata soppressione di molti uffici postali del territorio, così come pianificato da Poste Italiane.

Soltanto questa mattina Cgil, Cisl e Uil avevano enunciato tutte le problematiche e le ricadute negative che deriverebbero dalla rimodulazione dei presidi e su tutte hanno indicato il peggioramento qualitativo dei servizi e l’impoverimento sul fronte sociale della popolazione.

“Il Molise sarebbe così la regione più penalizzata del centro sud”, hanno dichiarato Sandro Del Fattore e Tonino Colozza, rispettivamente referenti regionali di Cgil e Cisl, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Campobasso.

Danilo Leva però getta acqua sul fuoco, annunciando novità positive in vista.

“Un primo passo verso una ridefinizione del piano di razionalizzazione degli uffici postali è stato compiuto – afferma l’onorevole Danilo Leva – il governo ha infatti chiesto e ottenuto che prima di attuare il piano ci sia un confronto con Regioni ed enti locali“.

Questa esigenza è stata condivisa al termine dell’incontro che si è tenuto ieri al Ministero dello Sviluppo economico tra il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, l’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio e il presidente dell’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni Angelo Cardani.

“Nelle settimane scorse avevamo più volte chiesto al Governo di intervenire affinché il piano di razionalizzazione fosse rivisto, tenendo presente le specificità dei territori ed evitando di andare a colpire quelle aree interne che sono già duramente provate dalla crisi e dallo spopolamento –  ha concluso – sono convinto che la discussione e il confronto sul territorio  aiuteranno a trovare delle soluzioni che siano in grado di garantire l’efficienza del servizio  e i livelli occupazionali.”

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