“Ho illustrato in commissione Finanze del Senato i cinque emendamenti che ho presentato al decreto legge IMU che, modificando la disciplina precedente, prevede l’esenzione totale nei comuni montani, nei comuni parzialmente montani solo in favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali per i terreni coltivati”
E’ l’annuncio del senatore del Partito democratico Roberto Ruta, da tempo impegnato sull’argomento e che inizialmente aveva chiesto l’esenzione totale, tema questo su cui però il Governo centrale non concorda.
L’argomento peraltro era stato discusso nel corso dell’ultimo consiglio regionale e aveva provocato gravi malumori soprattutto in basso Molise.
“Per quanto riguarda il Molise la quasi totalità dei comuni beneficiano di questa nuova disciplina impositiva in quanto montani o parzialmente montani – ha proseguito Ruta – mentre i restanti pochi comuni non montani, molto importanti per il comparto agricolo molisano, restano esclusi con grave sofferenza degli operatori proprietari che registrano l’iniquità nei loro confronti.
Per questa ragione, in qualità di capogruppo del Pd in commissione agricoltura, ho intrapreso un serrato confronto con il Governo motivando la necessità di rivedere l’impianto impositivo nella sua interezza ed esprimendo in tal senso parere condizionato all’accoglimento delle modifiche richieste.
Tre le ragioni che ho evidenziato: il comparto delle filiere agroalimentari è uno dei pochi che traina la ripresa economica fornendo numeri importanti per l’export italiano nell’anno dell’Expo e non è il momento di indebolire ma semmai di aumentare la capacità di effettuare nuovi investimenti”.
Ruta ha anche sottolineato come l’esenzione totale costerebbe 350 milioni di euro, suggerendo altresì di recuperarli dai fondi messi in campo per l’acquisto degli aerei cacciabombardieri F35.
“Le richieste avanzate dal senatore Ruta sono encomiabili e meritano attenzione da parte del Governo nazionale perché fissano detrazioni ed esenzioni che riducono il carico delle tasse che molte imprese agricole sono tenute a pagare – il commento dell’assessore regionale Massimiliano Scarabeo – soprattutto per quelle piccole e di quelle condotte da giovani che hanno intrapreso l’attività produttiva per rafforzare le filiere agroalimentari italiane e che hanno bisogno del massimo aiuto per superare questo difficile momento di congiuntura economica.”