Chiede quel confronto che finora non c’è stato la Flc Cgil, impegnata nell’analisi della “buona scuola”, la riforma firmata dal ministro Giannini e su cui il premier Renzi punta molto per avviare un cambiamento che da quell’istruzione coinvolga il Paese intero.
Il sindacato ha tenuto un’assemblea pubblica nella sede di Campobasso, alla presenza di tanti precari in attesa di una definizione lavorativa da anni.
In Molise sono più di 1300 quelli inseriti nella graduatoria a esaurimento e ora si attende il decreto del prossimo tre marzo, che parla proprio di stabilizzazione.
“Bisogna studiarne bene i dettagli per fare in modo che le conseguenze non peggiorino la situazione”, ha detto il segretario regionale Pino La Fratta, che ha trattato le tematiche in esame insieme al suo predecessore Sergio Sorella e a Corrado Colangelo, esponente nazionale della Flc Cgil.
La Fratta ha illustrato le iniziative condotte in questi anni, tra le altre cose, per le immissioni in ruolo, mentre Colangelo ha delineato l’ambito entro il quale si collocheranno le decisioni del governo sulla stabilizzazione del personale precario.
“Se non ci sarà un confronto con le organizzazioni sindacali emergeranno le contraddizioni e i punti critici – ha dichiarato – quindi lavoreremo per consentire che queste nomine abbiano una ricaduta positiva sulla didattica e sul tempo scuola”.
Nel dibattito si sono affrontati i vari temi riguardanti le modalità con le quali saranno immessi in ruolo i precari dalle graduatorie a esaurimento e la necessità di correlare tali nomine con un aumento del tempo scuola e un arricchimento dell’offerta formativa da garantire agli alunni.
“In questo modo si recupererebbe la grave riduzione di risorse e di organici che hanno caratterizzato le politiche governative, visto che in Molise si sono persi 1600 posti di lavoro nelle scuole e si potrebbero garantire tempi distesi per gli apprendimenti degli studenti”, ha proseguito l’esponente nazionale che infine ha criticato il decreto d’urgenza, strumento che non consente di affrontare al meglio le problematiche di un intero sistema.