Cambiano le regole per gli acquisti degli enti locali.
Le amministrazioni devono adeguarsi alla nuova normativa che obbliga il settore pubblico all’utilizzo di una modalità elettronica per effettuare spese, basata su una piattaforma a cui si deve fare riferimento.
Sulla piattaforma vanno inserite le aziende accreditate, ma per il momento sono ancora poche quelle che hanno adempiuto al compito, situazione che ha lasciato agli enti poco margine di scelta e di conseguenza di risparmio.
Il cambiamento consiste nell’attivazione di una sorta di e – shop in cui vanno illustrati prodotti e servizi.
I funzionari delle amministrazioni pubbliche, accedendo a quella piattaforma, scelgono il bene da acquistare al costo minore o secondo la migliore valutazione qualità- prezzo, avendo in questo modo la possibilità di ridurre al minimo i costi accessori, grazie a un semplice click.
Nel corso dell’incontro che si è tenuto alla camera di commercio di Campobasso, Andrea Di Tommaso dirigente del Consip, l’agenzia del ministero delle finanze incaricata di fornire consulenza agli enti, ha spiegato passo passo la procedura che bisogna seguire per accedere a questo percorso.
L’evento è stato sostenuto dall’Acem, con in testa il presidente Corrado Di Niro.
“Nell’ottica della globalizzazione occorre un approccio diverso e senza dubbio lo strumento telematico è una strada fondamentale per essere notati – ha affermato – ho definito questa soluzione una ‘e bay’ della pubblica amministrazione, ma la differenza sostanziale è che le imprese vengono accreditate e sono soggette a uno screening iniziale.
Ormai si va verso l’acquisto online ed è questa una grande opportunità per le imprese, perché chi ha la manutenzione degli impianti può iscriversi, essere sorteggiato e partecipare ai bandi di gara”.
Il promotore dell’iniziativa è Bernardino Primiani, presidente nazionale dell’Unitel, l’associazione dei tecnici comunali che conta 4mila iscritti su tutto il territorio italiano.
“Quando si opera su un mercato complessivo, in cui le aziende si confrontano e interagiscono ci sono innumerevoli vantaggi – ha spiegato – questa novità stenta ancora a decollare e finora le uniche aziende iscritte gestiscono una sorta di monopolio delle forniture degli enti locali.
Il sistema elettronico deve essere utilizzato dalle imprese per inserire il loro know how, ma se non viene fatto l’amministrazione ne ottiene solo danni, in quanto si indirizza verso pochi soggetti che magari non sono del posto.
Questo alla fine determina quell’aggravio dei costi che incide sulla spesa finale del prodotto.
Perciò invito tutti a iscriversi per aprire un ventaglio di offerte”.