“La biblioteca ‘Albino’ di Campobasso rappresenta un prezioso patrimonio di conoscenze e di esperienze, una importante rete di professionalità al servizio dei cittadini, un insostituibile “presidio di democrazia”. E’ uno dei passaggi più importanti della lunga lettera che i bibliotecari hanno inviato al governatore Paolo Frattura. Solo la Regione può intervenire per evitare che venga disperso un ‘tesoro’ così importante come quello contenuto nella struttura di via D’Amato. La Regione è l’unico ente che può intervenire dal momento che la riforma Delrio di fatto ha tolto alle Province finanziamenti e competenze.
Perciò, si legge nella missiva, per garantire la prosecuzione delle funzionalità e dei servizi esistenti, sia sulla scorta della deliberazione del Consiglio provinciale dello scorso 4 marzo sia in base alla stessa dichiarazione della Giunta regionale che nella sua recente deliberazione del 9 marzo ritiene opportuno, “stante l’esclusiva discrezionalità politica del provvedimento”, di farsi carico della biblioteca Albino, così riconoscendo il proprio ruolo e i propri compiti istituzionali in tale settore i bibliotecari chiedono “una accelerazione dell’iter legislativo conseguente alla “Legge Delrio”, auspicando la regionalizzazione delle Biblioteche provinciali di Campobasso e di Isernia e l’istituzione di un Sistema bibliotecario molisano”. La Regione, dunque, è l’unica che può impedire di disperdere il patrimonio delle biblioteche molisane.
Del resto, aggiungono, “tra le funzioni fondamentali dei Comuni non rientra la gestione degli istituti culturali e come Il Codice dei beni culturali e del paesaggio attribuisca alla Regione “le funzioni di tutela che abbiano ad oggetto manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, raccolte librarie, nonché libri, stampe e incisioni non appartenenti allo Stato”. La legge sul deposito legale e il relativo regolamento stabiliscono la creazione di un Archivio nazionale e di uno regionale della produzione editoriale e la Regione Molise, con deliberazione di Giunta numero 621 del 4 giugno 2007, ha individuato la Biblioteca provinciale di Campobasso come depositaria dell’Archivio della produzione editoriale regionale e provinciale di Campobasso”.
Al tempo stesso, per favorire la nascita di un polo culturale molisano che faccia capo al Ministero dei Beni culturali, per i bibliotecari è necessario “favorire le relazioni fra gli enti coinvolti (MiBACT, Regione Molise, Provincia di Campobasso) e di contribuire fattivamente alla rapida realizzazione del Polo culturale con la riunificazione funzionale fra Biblioteca e museo provinciale”.