Dallo scorso 18 febbraio, è stata prevista una nuova classificazione dei rifiuti che prevede il trattamento e lo smaltimento dei residui di costruzioni e demolizioni alla stregua di sostanze pericolose.
Su questo punto, presso la sede dell’Acem, ha avuto luogo un vertice cui hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia: il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l’Assessorato all’Ambiente della provincia di Campobasso, l’Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili.
Dall’incontro è emerso che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in ‘scienza e conoscenza’ circa la pericolosità o non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono.
Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell’entrata in vigore della norma) erano da ritenersi non pericolosi.
Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. Al termine dell’incontro, da parte dell’Acem c’è stata una sollecitazione all’Aniem per chiedere un incontro con il Ministero dell’Ambiente. Obiettivo, la sospensione delle nuove disposizioni fino all’entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo primo giugno.