Pretendono certezze per il futuro “perché – hanno spiegato – siamo allo stremo delle forze e non intravediamo spiraglio per rilanciare le più importanti aziende del Molise”.
Circa cento lavoratori della Gam e dello Zuccherificio ieri mattina hanno partecipato al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil a Campobasso in via Genova dove c’è la sede della Regione Molise.
“Siamo ancora in attesa che il presidente Frattura ci comunichi quali garanzie ha fornito Avi Molise per la gestione temporanea della Gam”, ha detto Mariano Russo, Rsu della Cgil.
Altra vertenza aperta è quella dello Zuccherificio. “Faremo la fine della Gam, la produzione decresce di anno in anno”, il grido d’allarme dei lavoratori.
“Siamo indietro con le semine per la prossima campagna bieticola”, ha affermato Antonio Di Lisio della Cgil.
Prima la protesta, poi l’incontro nella sala della giunta. Il primo ad arrivare è stato l’assessore Vittorino Facciolla che è entrato dall’ingresso principale, sfidando la folla delusa ed esasperata.
Il vertice è iniziato intorno alle 11.30 alla presenza di una quindicina di persone, rappresentanti sindacali ed Rsu. Successivamente si è unito al tavolo il governatore Paolo Frattura.
Nel corso dell’incontro il presidente e l’assessore hanno preso l’impegno di convocare a breve i sindacati nazionali per discutere della vertenza dello Zuccherificio.
“Se non si dà avvio alle semine primaverili – hanno evidenziato in una nota congiunta i sindacati di categoria – significa di fatto compromettere definitivamente la filiera bieticolo-saccarifera, spegnere la fabbrica, parcheggiare i lavoratori in cassa integrazione e non dare occupazione ai lavoratori stagionali”.
Per la Gam, invece, il presidente Frattura incontrerà sindacati ed Rsu per “entrare nel merito degli esiti delle manifestazioni di interesse pervenute alla Regione Molise in riferimento alla gestione temporanea”.
Entro qualche ora Avi Molise dovrebbe completare la documentazione che attesta la fattibilità dell’operazione e far recapitare il tutto sul tavolo di Frattura. Che a quel punto dovrà decidere se affidare la gestione temporanea al gruppo molisano o andare avanti come Regione.
Nel corso del vertice Frattura e Facciolla hanno inoltre assicurato che da Bruxelles giungono buone notizie e che il Psr del Molise sarà tra i primi in Italia ad essere approvato. Risorse necessarie e indispensabili per rilanciare le due filiere.
I sindacati, di contro, al termine della riunione hanno espresso “molti dubbi e perplessità”.
“Non viene definito con certezza un percorso di pianificazione per la risoluzioni dei problemi – hanno sottolineato -, con tempi che si dilatano all’infinito e proposte che risultano essere sempre troppo vaghe e creano sempre più incertezza e sconforto tra i lavoratori”.