La Società molisana per la cremazione ne parla come un “servizio civile”, fondamentale per garantire la dignità di una fine vita anche per i laici. E accoglie con favore i passi in avanti per la realizzazione del cosiddetto ‘tempio della cremazione’ all’interno del cimitero di San Giovanni dei Gelsi che sarà realizzato entro la fine del prossimo anno. Di questo si è parlato nell’assemblea che si è svolta ieri al ‘Terzo spazio’ di via Mazzini. Durante il partecipato incontro, il presidente Italo Testa se da una parte ha sottolineato i benefici di una struttura del genere per la città, dal momento che attualmente chi sceglie la cremazione può andare solo a Battipaglia o a San Benedetto del Tronto, dall’altra parte ha ribadito “la necessità di ampliare l’attuale spazio a disposizione in modo tale da realizzare una struttura che onori degnamente i defunti e i suoi familiari”. “Ci hanno riservato un francobollo – ha detto – ma se non riusciamo a spuntarla con le nostre richieste ci accontenteremo”. Istanze ‘rigirate’ all’assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Maio, intervenuto all’assemblea della Socrem. L’esponente dell’amministrazione, che da anni si batte per la realizzazione del ‘tempio della cremazione’, ha illustrato a che punto è l’iter per i lavori: la Saie srl di Casciago (Varese) si è aggiudicata il progetto preliminare, mentre a fine maggio scadrà il secondo bando (già pubblicato in Gazzetta ufficiale) per la ricerca del privato che realizzerà la struttura (dunque senza costi per il Comune) e che in cambio la gestirà per trent’anni. I lavori avverranno tramite il project financing per un importo di un milione di euro.

“Entro la fine del 2016 l’opera sarà completata”, la previsione di Maio. Che poi ha preso un impegno: “Anche se tutti i servizi necessari sono previsti e saranno realizzati, occorrerebbero spazi più ampi nella sala del commiato. Incontrerò i dirigenti comunali per verificare la possibilità di cambiare il bando di gara, ma non vorrei che eventuali cambiamenti comportino l’apertura di qualche contenzioso per il Comune di Campobasso o il ritorno del provvedimento in consiglio comunale. La nuova proposta, infatti, potrebbe anche non passare perché ci sono delle lobbies che non vedono di buon occhio un progetto del genere. Insomma, vorrei evitare altre battute d’arresto”. Per questo, l’assessore ai Lavori pubblici ha sostenuto la disponibilità dell’amministrazione di realizzare una stanza attigua a quella del commiato per consentire ai familiari del defunto di avere a disposizione gli spazi necessari.

“Con questo progetto – ha aggiunto – siamo riusciti a scalfire un retaggio culturale. E la realizzazione del tempio della cremazione sarà un segno di civiltà, nel rispetto della Costituzione e dell’articolo 18 della Carta dei diritti umani”.

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