I più forse pensavano che fosse un capitolo chiuso, un lontano ricordo soprattutto dopo le battaglie condotte nell’area matesina contro le centrali a biomasse. Tutt’altro. Come anticipato oggi da Primo Piano Molise, i campobassani potrebbero ritrovarsene una ‘sotto casa’: un progetto per la realizzazione di impianto da 200 kilowatt in contrada Mascione è stato presentato da una società di Verona, la RG1 Campobasso, e sarà al centro della prossima Conferenza dei servizi, la cui convocazione ufficiale da ieri è in bella vista sul sito del Comune. Si terrà il prossimo 9 aprile, dalle 9 e 30, alla presenza di tutti i soggetti interessati: Regione, Provincia di Campobasso, Forestale, Soprintendenza, Asrem e Arpa Molise. Tutta la documentazione relativa al procedimento è stata già depositata nell’Area Urbanistica ed Edilizia.

L’impianto avrà una lunghezza di 7 metri e sarà alto 4. Ma soprattutto già ha fatto suonare i primi campanelli d’allarme: approfittando dell’assenza del Piano energetico ambientale regionale, potrebbe aprire la strada – come una sorta di effetto domino – ad altre centrali a biomasse, così dannose per il territorio e la salute delle persone (nel Matese ne sanno qualcosa). Per questo, tra i corridoi di Palazzo San Giorgio, dai primi ‘spifferi’ sembra che più di qualche consigliere comunale abbia ‘strabuzzato’ gli occhi nel leggere la notizia sulla costruzione della centrale. Nessun accenno, infatti,  sarebbe stato fatto dal sindaco Antonio Battista, titolare della delega all’Ambiente, né dalla sua vice Bibiana Chierchia, assessore all’Urbanistica.  Quali siano dunque le opportunità offerte da questo progetto è un mistero, così come non se ne capiscono le motivazioni politiche dal momento che il sindaco, nel presentare le sue Linee programmatiche, sull’ambiente aveva fatto intendere tutt’altre intenzioni. Ecco perché le biomasse, che tanti guai hanno causato al governatore Frattura (e forse Battista lo ha dimenticato),  potrebbero innescare nuovi mal di pancia all’interno della maggioranza.  Frizioni che non sono mancate durante il consiglio comunale di stamattina, durante il quale la coalizione civica ha presentato un apposito ordine del giorno (firmato da Pilone, Cancellario, Coralbo e Tramontano) per chiedere al primo cittadino chiarezza sul progetto. L’odg, però, è stato respinto: 15 i no, solo 5 i sì.

Ma anche fuori dalle quattro mura di Palazzo San Giorgio le reazioni non si faranno attendere. Del resto, se non erano informati i consiglieri comunali che quotidianamente si rapportano con il sindaco, figuriamoci i campobassani e in particolare i residenti di contrada Mascione. Che, oltre a un depuratore mal funzionante, ora potrebbero ‘beccarsi’ anche una bella centrale a biomasse. Insomma, al peggio non c’è mai fine.

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