Era stato tirato in ballo dal senatore Roberto Ruta e dalla delegazione dei due parlamentari del Pd relativamente all’ipotesi di accordo tra Regione ed Università per salvaguardare la sanità regionale.

Già nella conferenza stampa di venerdì scorso era stato annunciato il placet del rettore dell’Unimol Palmieri che sulla ‘cliniziazzazione’ del Cardarelli e sullo stato di attuazione degli accordi stipulati tra Regione Molise ad Unimol è intervenuto ufficialmente con una dichiarazione rilasciata all’ufficio comunicazioni dell’Ateneo.

“Ribadisco – si legge – che se le istituzioni locali, in primis la Regione Molise, lo richiederanno, l’Ateneo offrirà tutta la sua disponibilità ed il suo impegno al fine di contribuire al mantenimento e, perché no, all’innalzamento dei livelli dell’assistenza ospedaliera nella regione, anche eventualmente mediante costituzione di un’azienda ospedaliera universitaria, munita, come accade per tutte le numerose aziende ospedaliere universitarie italiane (il Molise è l’unica regione in cui è presente una facoltà di medicina a non averne), di apposita dotazione patrimoniale e finanziaria. Come potrebbe essere diversamente per un’istituzione pubblica di formazione e ricerca come Unimol che, ai sensi dell’articolo 7 del suo Statuto, si propone di contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del Molise? Quanto agli impegni assunti dalla Regione Molise nei confronti dell’Università con gli accordi stipulati all’inizio del 2014, destinati a specifici progetti di ricerca e non al funzionamento dell’Ateneo, si confida, come da tempo assicuratoci, possano finalmente iniziare a trovare effettiva e sostanziale esecuzione”.

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