La Flc Cgil fa partire anche in Molise la battaglia contro il disegno di legge della ‘buona scuola’ del governo Renzi.
Secondo il sindacato, molte misure previste vanno considerate fuori dal ddl per essere trattate con strumenti adeguati e nelle sedi appropriate.
Innanzi tutto, il piano assunzioni per cui “chiediamo un provvedimento d’urgenza – afferma il sindacato – per garantire le 150mila assunzioni promesse fin dall’inizio del prossimo anno scolastico. Ci riferiamo alle materie contrattuali – distribuzione del salario, carriera e valorizzazione professionale, mobilità del personale, sostituzione dei colleghi assenti, superamento dell’anno di prova – da rimettere alle parti negoziali per disciplinarle nel contratto collettivo con regole condivise”.
Secondo il sindacato, l’elevato numero di deleghe (13, ndr) chiesto al Parlamento dal Governo su un’infinità di materie senza delimitarne il perimetro è uno degli aspetti più negativi di tutto l’impianto del ddl, che presenta profili di illegittimità costituzionale. Di qui la richiesta di “un radicale cambiamento, come indicato dalle organizzazioni sindacali anche nel corso del confronto con le forze politiche tenuto il 25 marzo scorso”.
Così il 18 aprile anche una delegazione molisana sarà presente a Roma per la manifestazione indetta.
Per docenti, personale educativo ed Ata tra l’altro, dal 9 al 18 aprile, partirà lo sciopero delle attività non obbligatorie.