Bacchetta il consiglio provinciale che ha approvato la mozione Cefaratti in cui si chiede alla Regione di riprogrammare i 24 milioni di euro destinati alla metropolitana leggera destinandoli agli interventi per prevenire il dissesto idrogeologico. Non ci gira intorno l’assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni: quello che è avvenuto a Palazzo Magno è frutto di un’operazione politica “strumentale”  e “populista”. Perciò, prende carta e penna per chiarire che “di fronte all’emergenza del dissesto idrogeologico, la Regione non è ferma. Abbiamo già disponibilità di 7 milioni di euro”. Inoltre, la Regione aspetta di essere convocata a Roma per l’incontro con la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, l’organo nato in seno a Palazzo Chigi per coordinare gli interventi urgenti per la difesa e la messa in sicurezza del suolo. In quella sede, sottolinea Nagni, “porteremo avanti le nostre esigenze e richieste per rafforzare fortemente il quadro finanziario”. Poi, ricorda l’iter della metropolitana leggera, opera che rientra “nell’ambito di una delibera Cipe  e pertanto è soggetta al raggiungimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti vale a dire, cioè, la definizione delle gare d’appalto entro dicembre 2015. L’iter seguito fino ad ora è stato, di per sé, lungo e complesso ma ha registrato, anche con numerosi suggerimenti, un grosso contributo  da parte della Provincia di Campobasso. Credo di poter dire che la Regione abbia elaborato una programmazione coerente  e  rimettere, oggi, in discussione uno degli impegni presi in delibera significherebbe mettere in discussione tutta la delibera con la conseguente perdita dei fondi”. Una risposta che, dunque, gela le aspettative di Palazzo Magno sull’utilizzo dei 24 milioni di euro.

L’esponente della giunta Frattura, poi, affronta il nocciolo politico della questione. Punta il dito sul promotore del documento, ossia il presidente del consiglio provinciale: “L’iniziativa di Gianluca Cefaratti, primo firmatario della mozione, è strumentale: il comitato di sorveglianza gli aveva, infatti, già fornito risposta in tal senso”. Infine, rincara la dose: “prendiamo atto dell’immaturità e della superficialità di chi, invece,  si è prestato a compiere un’operazione populista che non cambierà il passo della Regione. Si tratta, evidentemente, di personaggi  sopravvalutati  che però, di fronte ad una logica di maggioranza, hanno dimostrato tutti i loro limiti”.

Piccata la replica del diretto interessato Gianluca Cefaratti: “L’assessore Nagni, dopo l’approvazione in Consiglio provinciale della mozione con cui ho chiesto lo storno dei fondi stanziati dalla Regione Molise per la metropolitana leggera a favore delle strade provinciali e di bonifica montana ha dichiarato alla stampa di prendere atto dei miei limiti, della mia immaturità e superficialità. Io e la quasi totalità dei molisani dobbiamo, purtroppo, prendere atto della sua miopia e inadeguatezza. E così tra qualche tempo potremo vedere un rottame ormeggiato al Porto di Termoli ed un ricovero per barboni ‘parcheggiato’ alla stazione ferroviaria di Campobasso”.

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