CAMPOBASSO. Nella casa circondariale di via Cavour quattro detenuti hanno provato a togliersi la vita, uno in quello di Isernia. E poi atti di autolesionismo, aggressioni e colluttazioni tra le quattro mura del carcere sono frequenti anche in Molise. L’allarme è già scattato, con il Sappe regionale che da tempo chiede al Governo apposite misure. Istanze che il coordinatore regionale del Sindacato autonomo della Polizia penitenziaria Luigi Francione, assieme al segretario locale di Larino Giovanni Lomma e al segretario generale Sappe Donato Capece, hanno ribadito a Roma al vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. L’incontro si è svolto nel carcere di Regina Coeli nel corso della Segreteria generale del sindacato.
“In Molise – ha spiegato Luigi Frangione – sono necessari un incremento di poliziotti penitenziari per sanare le carenze degli organici dei Reparti operativi in Molise, lo stanziamento di fondi per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale dei baschi azzurri ed il lavoro dei detenuti in carcere nonché la garanzia che il carcere di Isernia resti a pieno titolo funzionante, viste talune incontrollate voci che lo vorrebbero chiuso a breve”.
In base ai numeri forniti dal Sappe, attualmente nelle tre strutture carcerarie molisane di Campobasso, Isernia e Larino sono detenute 301 persone: 72 a Campobasso 41 a Isernia e 118 a Larino. Altre 131 scontano una pena sul territorio molisano. “La situazione penitenziaria in Molise resta grave – la denuncia di Frangione – e questo determina per i poliziotti penitenziari pericolose condizioni di lavoro e un elevato indice di stress. Pensare che in alcune sedi, come Larino e Isernia, sono state spese decine di migliaia di euro per installare telecamere di controllo che rendono superfluo la presenza dell’agente che invece continuano a stare lì”. L’auspicio è che ora il Governo possa accogliere tali istanze. “L’incontro a Roma con il vicepresidente del Senato Gasparri ci fa sperare che le cose possano cambiare, in meglio, per dare maggiore sicurezza alla Polizia Penitenziaria delle carceri del Molise e a tutti i molisani”.