Ancora una richiesta, è la quarta, di commissariamento per il governatore Paolo Frattura. Che un anno fa ha ricevuto la diffida del governo, poi non è accaduto più nulla. Ancora la constatazione che si sono verificate, per l’ennesima volta negli ultimi cinque anni le condizioni per applicare gli aumenti automatici di Irap e Irpef. Lo dice il tavolo tecnico coordinato dall’ispettore generale del Mef Angela Adduce, la decisione sarà tale – operativa dunque – con la circolare dell’Agenzia delle Entrate. Per il 2015 il peso dell’addizionale regionale sull’imposta per le persone fisiche resterà invariato. Non aumenterà rispetto al 2014, non diminuirà come stabilito dalla Regione quando ha fissato le aliquote per i vari scaglioni. Perché il rischio, indicato sul sito di Palazzo Vitale e riportato da Primo Piano Molise qualche giorno fa – la maggiorazione dello 0,30% – è diventato subito realtà con l’esito abbastanza scontato dalla riunione del tavolo che si è svolta il 9 aprile.

Il Molise resta a pieno titolo nella black list dei dirigenti dei ministeri dell’Economia e della Salute. Ma nel verbale reso noto un mese dopo l’incontro c’è un passaggio ancora più preoccupante per i contribuenti. Che alle tasse più alte d’Italia, purtroppo, sono avvezzi. Sulle loro spalle potrebbe presto pesare un mutuo di 257 milioni per garantire allo Stato il rientro dal buco complessivo nelle casse della sanità. I tecnici, infatti, nel verbale del 9 aprile “confermano la sussistenza delle condizioni” per l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato per l’accesso al prestito. Poteri sostitutivi significano commissariamento. Prima che nelle altre competenze, dunque, Frattura potrebbe essere sostituito in quella che sembra sia la priorità per i ministeri: il riallineamento dei conti. D’altro canto, il ruolo del tavolo tecnico è questo: portare a casa il rientro dal debito. Debito che nella sanità molisana resta al top. A consuntivo del 2013, il disavanzo è di circa 100 milioni (99,375), pari al 16,5% del finanziamento annuale assegnato alla Regione. Con la copertura dell’extra gettito fiscale, il disavanzo scende a 70 milioni. Al quarto trimestre 2014 il disavanzo è pari a 58 milioni. Sommati ai 70 non coperti del 2013 e alle perdite degli anni precedenti fanno 290 milioni.

“Il tavolo tecnico, per quanto riguarda il disavanzo che su 290 milioni porta la firma del centrodestra, di Michele Iorio e di chi ha governato con Iorio per 255 milioni, impone l’incremento delle aliquote e soprattutto, per chiarezza, considerando l’inerzia del commissario, invoca i poteri sostitutivi – commenta il presidente della giunta Paolo Frattura – per accendere un mutuo per cui la Regione Molise e dunque tutti i cittadini molisani sarebbero tenuti a pagare un mutuo di 255 milioni per saldare i debiti fatti dalla gestione commissariale che ha visto commissario Michele Iorio”. Sul mutuo, ribadisce, “noi non ci stiamo”.

 

 

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