Dopo gli attacchi dell’Isis a Bruxelles l’Italia si trova in una fase di “pre-allarme per probabili o imminenti atti terroristici”. Vanno prese dunque tutte le misure possibili per prevenirli, rafforzando controlli anche in prossimità di “caselli, barriere e snodi stradali maggiormente congestionati”, oltre che “nei luoghi di culto, porti, aeroporti, terminal bus, stazioni ferroviarie e metropolitane”. Ma occorre anche prepararsi a fronteggiare eventuali emergenze dispiegando la macchina dei soccorsi. Questo il messaggio contenuto in una nuova circolare inviata a prefetti e questori dal capo della polizia, Alessandro Pansa, a seguito degli attentati nella capitale belga.
Siamo in stato di allerta 2, dopo c’è solo il 3, che significa attacco in corso. E dunque, il sistema di sicurezza e di soccorso deve essere “pre-allertato – segnala la circolare – per l’imminente o probabile attivazione” delle misure dei piani provinciali antiterrorismo. Va quindi predisposto ogni intervento “di ordine e sicurezza pubblica, nonché di soccorso tecnico e sanitario, per gestire efficacemente eventuali emergenze”. Protagonisti del piano sono gli ‘specialisti’ antiterrorismo in divisa: le Unità operative di primo intervento (Uopi) della polizia di Stato e le aliquote di primo intervento (Api) e le Squadre operative di soccorso (Sos) dei Carabinieri. Si tratta di personale scelto che ha superato un corso di addestramento ad hoc e che è dotato di mezzi ed armamenti particolari. Queste squadre (4-5 uomini ognuna), diffuse in quasi tutte le province, hanno il compito di intervenire nel caso di sequestro di ostaggi ed altre operazioni ad alto rischio. Da Parigi a Bruxelles, nel mirino del terrorismo jihadista sono finiti posti affollati, in coerenza con l’obiettivo di fare più vittime possibili per ottenere la massima risonanza mediatica. Il capo della polizia raccomanda quindi l’incremento delle “attività di monitoraggio dei luoghi di maggiore afflusso” di gente, dai luoghi di culto agli aeroporti, dalle stazioni alle metropolitane. E gli agenti sono allertati affinchè dedichino “la massima attenzione nell’osservare ogni comportamento anomalo e/o sospetto delle persone che frequentano” questi luoghi. Va inoltre rafforzato il controllo del territorio, “prevedendo anche l’effettuazione di mirati e frequenti posti di blocco”. Infine, in coincidenza con l’avvio dei ponti di primavera, occhio a strade ed autostrade, tramite l’intensificazione dei controlli “soprattutto in prossimità di caselli, barriere e snodi stradali maggiormente congestionati”.