Il consigliere regionale Salvatore Ciocca tocca a sollecitare l’attenzione sulla questione di contrada Capoiaccio a Cercemaggiore anche dopo le vicende legate al caso Eni a Potenza.

Lo fa chiedendo nuovamente l’audizione dei responsabili dell’ex Montedison “sebbene – scriva in una nota – le indagini portate a conclusione nei mesi scorsi dalla Commissione tecnica prefettizia, da me fortemente voluta, abbiano escluso alcun rischio – attuale – derivante dall’anomalo tasso di radioattività riscontrato dall’Arpa Molise prima e dall’Ispra successivamente nell’area dove insistevano gli stabilimenti estrattivi della ex Montedison. Ci sono aspetti rilevati dall’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che vanno chiariti con immediatezza. Come ho già detto in più occasioni, ho chiesto ufficialmente di audire in Terza Commissione consiliare i funzionari dell’attuale Edison Spa che, fino ad oggi, non hanno inteso dare riscontro alle mie richieste. L’Ispra, nella relazione conclusiva, ha certificato la presenza di  valori anomali di radioattività, riconducibili allo scarico dei residui. Operazione questa, tra l’altro, confermata dai tecnici Edison che hanno partecipato alla Commissione prefettizia ma che, inspiegabilmente, rifiutano di intervenire in sede di audizione”.

“L’Edison – chiosa – è tenuta a fornire i chiarimenti, non può continuare a sfuggire alle nostre legittime richieste. Per questo, ancora una volta, chiederò ufficialmente di audire i tecnici della società, riservandomi azioni legali ove mai dovessero ancora una volta evitare di chiarire i dubbi di una intera comunità che, per troppo tempo, è stata tenuta all’oscuro e non ha potuto prendere le precauzioni dovute rispetto all’inquinamento ambientale ormai certificato cui è stata esposta”.

Tutti i particolari sull’edizione in edicola domani di Primo Piano Molise.

 

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