Attorno al tavolo convocato dal prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna c’erano ieri mattina l’Unione sindacale di base e la Regione, con l’assessore all’Agricoltura Facciolla e il direttore generale Massimo Pillarella.

All’ordine del giorno la vertenza degli operai forestali, che lamentano – attraverso la sigla rappresentata da Sergio Calce e dalla responsabile per l’agroalimentare Rossella Griselli – stipendi arretrati e un’assenza di programmazione organica del settore, in modo da garantire a tutti i precari – impiegati in parte nei cantieri e in parte per l’antincendio – il raggiungimento delle giornate utili a ottenere l’accesso agli ammortizzatori.

I primi risultati del confronto l’Usb li ha illustrati in una conferenza stampa tenuta simbolicamente davanti alla sede della Regione Molise in via Genova.

“Abbiamo avuto ampie garanzie. Innanzitutto di avere le spettanze di febbraio e marzo che abbiamo già maturato, abbiamo visto dalle mani del direttore generale – ha spiegato Giuseppe Pavone, un rappresentante degli operai – il trasferimento all’Arsarp delle somme per pagarci. Inoltre, abbiamo avuto l’assicurazione da parte dell’assessore che ci sarà una programmazione a lungo termine legata al Psr che potrà garantirci una certa continuità lavorativa per i prossimi sei anni con una copertura finanziaria certa”. Per gli 80 lavoratori dell’Aib c’è l’impegno ad una copertura del loro impiego attraverso la legge per la montagna (servono 900mila euro). Dodici, invece, gli operai che al momento sono fermi. L’Usb resta vigile, dunque, per reinserire anche loro e per evitare che, scemando l’attenzione, gli impegni possano essere disattesi.

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