La Edison Spa, per la terza volta, ha detto no. L’invito in audizione (il terzo), presso la Terza Commissione consiliare, per trattare la questione dei pozzi dismessi di località Capoiaccio e degli anomali tassi di radioattività certificati nell’area, è tornato anche questa volta al mittente ma con motivazioni nuove.

“Alle prime due richieste, i funzionari competenti hanno risposto adducendo la necessità di conoscere gli esiti delle attività della Commissione prefettizia – spiega il consigliere regionale Salvatore Ciocca – quando ho alzato il tiro e ho comunicato che avrei inviato loro tutto il materiale di cui sono in possesso, la risposta è cambiata radicalmente con l’aggiunta di un ‘particolare’ nuovo. La Edison, dietro consiglio dello staff legale dell’azienda, ha ritenuto di non dover accogliere l’invito in audizione alla luce del procedimento aperto, al momento contro ignoti, dalla Procura di Campobasso. Attualmente si tratta di indagini preliminari che hanno ad oggetto la situazione ambientale del sito di Capoiaccio in relazione alle attività estrattive svolte fino agli anni Novanta. La convocazione, com’è evidente,  aveva come scopo principale quello di chiarire, con i diretti interessati, i contorni di una presunta (al momento) vicenda di inquinamento ambientale.  Una ‘operazione verità’ che, di certo, non finisce  qui”.

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