Cittadinanzattiva Molise fa sentire con forza la sua voce contraria al programma operativo straordinario sulla sanità elaborato dalla struttura commissariale della Regione Molise.
Lo fa invocando le ragioni della non approvazione per una chiara “direzione privatistica che la Regione vuole imprimere al proprio Servizio Sanitario”.
I motivi sono presto elencati: in primis ‘nella riduzione complessiva di 289 posti letto, 237 vengono tagliati alle strutture pubbliche e 52 alle strutture private’, poi ci sarà ‘la dismissione, presso le strutture pubbliche, di reparti basilari quali Oncologia e Cardiologia per essere affidati, in esclusiva, ad una struttura privata confessionale che diverrebbe HUB regionale nelle due branchie specialistiche’.
E ancora viene rilevato ‘il depotenziamento delle strutture pubbliche in favore degli erogatori privati in particolare dell’Ospedale Cardarelli, Presidio regionale e DEA di I livello’.
“Ambigua – aggiungono da Cittadinanzattiva – è inoltre l’ipotesi della gestione della Fondazione Giovanni Paolo II, infatti non si comprende come si colloca la gestione pubblica di una Fondazione privata, il cui Consiglio di Amministrazione, pubblico, dovrebbe definirne le linee guida strategiche: nella direzione di quale interesse? Inoltre perché la nomina dei componenti dovrebbe avvenire a cura del Presidente della Regione e non a cura del Consiglio regionale?”.