“Ecco le perle della città”. Isernia Viva denuncia il degrado segno “di come negli ultimi anni il capoluogo è stato malgovernato”. Il viaggio prende il via da uno dei luoghi più significativi: l’area de Le Piane. In particolare quella che doveva essere la zona riservata alle attività sportive all’aperto e che moti frequentano per fare jogging. Lo scenario è a di poco sconvolgente: canali delle fognature lasciati a cielo aperto dai quali i reflui delle acque nere s’immettono direttamente nella campagna e certamente non facilitano chi correndo è costretto a sentire il cattivo odore delle fognature. Nella campagna sono stati posizionati tre pali ginnici che dovrebbero servire per l’attività fisica ma che a mala pena riescono a reggersi in piedi.
Il paesaggio si caratterizza, inoltre, dal fiume Sordo inquinato dagli scarichi a cielo aperto e dai rifiuti abbandonati in prossimità delle sponde. Non è certo una novità. Infatti, la campagna isernina è piena di micro discariche abusive, luoghi in
cui vengono scaricati vecchi mobili, pneumatici di auto, scarti dei lavori edili. Discariche che nessuno provvede a rimuovere e che contribuiscono in modo concreto al degrado del territorio cittadino.
Tra le “perle dell’amministrazione comunale” indicate da Isernia Viva c’è il vecchio Terminal di Le Piane. Anche in questo caso le immagini sono emblematiche. In particolare quelle della costruzione che doveva essere la biglietteria e la sala d’attesa per i viaggiatori, oggi trasformata in un deposito di immondizia con le pareti “ricolorate” da graffiti e scritte di ogni tipo.
Da una panoramica complessiva emerge con chiarezza lo stato di abbandono di un’area che doveva diventare la zona della città riservata alle scuole e alle attività sportive. Ovvero quella compresa tra lo stadio di Le Piane, la sede dell’Itis e la Piscina comunale, attraversata dal fiume Sordo sulle cui sponde, un tempo, gli isernini amavano fare picnic. Tra le “perle” indicate da Isernia Viva non poteva certo mancare il sito dell’acqua solfurea. “Anche qui prevale il degrado e l’abbandono
nonostante siano stati spesi molti soldi – ha sottolineato Giuseppe Laurelli, leader del Movimento – Quando ero assessore nella giunta Caterina l’amministrazione stipulò una convenzione con l’Università per arrivare a ottenere la licenza mineraria in modo da sfruttare l’acqua solfurea. Oggi invece, vediamo l’antico edificio delle Terme abbandonato a se stesso perché
i lavori non sono stati completati. Lo stesso degrado è visibile a occhio nudo nell’area del giardino”. Queste, dunque, le prime tappe del viaggio di Isernia Viva nella città. Il Movimento però non si ferma qui e annuncia altre istantanee.

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