“La Uil, da tempo, considera la riduzione delle imposte una delle emergenze da affrontare per sostenere politiche di crescita e sviluppo. La rimessa in moto dei consumi, strategica per il nostro territorio è una delle leve da utilizzare nel breve periodo per invertire una china che vede il Paese crescere troppo poco e molto lentamente. Per questo abbiamo trovato condivisibile l’intervento che ha abolito la Tasi per la prima casa, anche se troviamo opinabile come questa scelta sia stata concretamente attuata”.
Queste le osservazioni a caldo della segretaria generale della Uil Molise Tecla Boccardo che commenta l’imminente scadenza dei termini (il 16 giugno) in cui gli oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale dovranno ‘presentarsi alla cassa’ per pagare l’acconto dell’Imu-Tasi.
“Si sarebbe dovuto agire diversamente: i contribuenti, infatti, non sono un’entità astratta ma sono cittadini con le loro specificità – prosegue – che vivono in condizioni sociali molto differenziate. Ad esempio le condizioni socio economiche dei proprietari di immobili adibiti a prima abitazione non sono uguali per tutti, così come non lo sono per coloro che hanno una seconda abitazione. Proprio di queste specifiche condizioni si deve tener conto e non disperiamo che un domani si aggiustino le tante incongruenze che caratterizzano l’attuale sistema di tassazione sugli immobili. L’obiettivo è alleviare il peso della fiscalità per le persone meno abbienti e chiedere un contributo maggiore a chi ha più disponibilità, a partire da una seria revisione dei criteri che regolano i valori catastali, improntata a criteri di equità e propedeutica a una revisione generale del fisco locale”.