Il Movimento Consumatori e L’Altritalia Ambiente tornano ad affrontare il tema dei disservizi delle ferrovie molisane, sottolineando che “non si tratta di una fase passeggera di criticità”, ma di un problema che si trascina da tempo.

“Dal 2006 ad oggi – ha affermato Filippo Poleggi, presidente del Movimento Consumatori – abbiamo denunziato malfunzionamenti e suggerito soluzioni (che a volte sono state anche ascoltate, come quelle per il ‘‘‘‘‘‘‘‘treno veloce’ per Roma e il coordinamento degli ultimi treni da Roma e Napoli con quelli a lunga percorrenza). Il nostro monitoraggio sistematico e la cronaca quotidiana hanno evidenziato ritardi ‘‘‘‘‘‘‘‘ordinari’, oltre a quelli incredibili di ore, ben prima dell’eccezionale nevicata. Il maltempo ha solo portato allo scoperto una deriva in atto già da molti mesi. L’ondata di maltempo ha causato il naufragio della rete ferroviaria molisana”.

“I segnali di questa ‘‘‘‘‘‘‘‘politica’ – ha spiegato Poleggi – li abbiamo denunziati da tempo. In particolare abbiamo parlato del trasferimento e dello smantellamento del sistema D.C.O. regolatore del traffico che consentiva un efficiente raccordo con le linee principali e un ottimo sistema di governo delle tratte molisane. E poi il costante utilizzo, ormai quasi esclusivo, del servizio automobilistico sostitutivo, per la linea Campobasso-Benevento e non solo (Ferrovie dello Stato lucra impropriamente la notevole differenza tra il costo chilometrico riconosciuto su rotaia e quello su gomma). Ma abbiamo denunciato anche la costante riprogrammazione di lavori di miglioramento delle tratte, finanziati con soldi pubblici, già programmati negli anni precedenti. E, infine, la dismissione delle officine, prima Campobasso e poi anche Benevento, con la conseguenza che treni vecchi e nuovi accusano continuamente guasti, lasciando i poveri viaggiatori a guardare la luna o i lupi nelle solitarie campagne del Molise”.

“Se si vuole guardare in faccia il problema – ha concluso – occorre l’attivazione della Regione Molise, tramite l’Assessore Velardi, affinché si raggiunga un’intesa con le altre Regioni competenti in merito al trasporto locale, chiedendo il superamento dell’attuale assetto transitorio e la privatizzazione del trasporto ferroviario. Occorre, inoltre, istituire il compartimento e la Direzione autonoma del Molise, controllare il bilancio di gestione delle Ferrovie del Molise (per destinare gli utili al sistema molisano), ripristinare il sistema D.C.O. di gestione del traffico per le ferrovie molisane (smantellato da Moretti il ‘razionalizzatore’), e riattivare l’officina di manutenzione dei treni a Campobasso.

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