Si è chiusa il 30 giugno la campagna della Cgil per i referendum sul lavoro. Oltre 8.600 firme certificate per ognuno dei tre quesiti referendari, 25.917 firme totali certificate e 26.608 firme raccolte.
Questo il contributo della Cgil Molise agli oltre 3,3 milioni di firme depositate il primo luglio in Cassazione. In termini percentuali il Molise è al secondo posto in Italia.

“Grande è stata l’attenzione dei lavoratori e cittadini molisani sui tre quesiti referendari che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti universali del lavoro’. I referendum
riguardano la cancellazione del lavoro accessorio, i voucher – spiega il segretario organizzativo Franco Spina – concepiti per pagare prestazioni di lavoro accessorio e di breve durata, diventati invece uno strumento ordinario di lavoro come dimostrano i dati ufficiali, la reintroduzione della piena responsabilità solidale del committente in tema di appalti in caso di violazioni nei confronti del lavoratore ed una nuova tutela sul reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei cinque dipendenti. Il consenso ottenuto nelle piazze e nei luoghi di lavoro dimostra che esiste una consapevolezza dei cittadini, lavoratori, pensionati e disoccupati, sulla necessità di ridisegnare le politiche governative in materia di lavoro”.

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