Una missiva inviata al presidente della commissione antimafia Rosy Bindi. È quella del consigliere regionale Michele Petraroia dopo la recente vicenda di un sequestro operato a Rocchetta a Volturno.
“Segnalo con preoccupazione alla Sua attenzione – scrive – i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata in Molise, confermati da innumerevoli episodi accuditi negli ultimi anni e riportati in cronaca anche questa mattina sulla stampa locale. Sull’eccessiva presenza di collaboratori di giustizia sotto protezione inviati sul nostro territorio, sulla residenza in Molise di detenuti pericolosi agli arresti domiciliari, sull’indebolimento degli organici delle Forze dell’Ordine e sull’ipotesi di superamento della Corte d’Appello del Molise, è stata approvata in Consiglio Regionale una mozione a mia firma ed è stato dato mandato ad una delegazione istituzionale di incontrare i Ministri della Difesa, dell’Interno e della Giustizia, per sottoporre alla loro attenzione la questione. Purtroppo ad un mese di distanza dal pronunciamento consiliare, nessuno dei tre Ministeri ha riscontrato la richiesta ufficiale di incontro trasmessa, a conferma di una generale sottovalutazione dei rischi che corre il nostro territorio e di uno scarso rispetto istituzionale che lede la dignità della nostra comunità. Sono consapevole dell’irritualità della mia nota di semplice Consigliere Regionale inoltrata al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, ma preso atto che il percorso istituzionale ordinario non ha sortito nemmeno l’effetto di ottenere un incontro con nessuno dei Ministri chiamati in causa, prima di assistere all’accentuazione dei rischi e delle difficoltà menzionate, ho ritenuto mio dovere trasmetterLe questa sollecitazione”.